Attività della ruscogenina nell'insufficienza venosa cronica
Pianta madre: Ruscus aculeatus, Asparagaceae.
Piccolo cespuglio mediterraneo, caratterizzato dall’assenza di foglie che sono sostituite da brevi rami appiattiti (clatodi) con una punta spinosa, al centro dei quali compaiono i piccoli fiori e poi i frutti costituiti da bacche rosse.
Droga: il rizoma
Principi attivi: saponine steroidee (ruscoside). Per idrolisi della componente zuccherina si separano le genine corrispondenti (ruscogenine).
Farmacologia
aumenta il tono venoso;
è antiinfiammatorio;
riduce la permeabilità capillare con un effetto di “sealing”.
In altre parole, gli estratti del rizoma di Ruscus hanno proprietà analoghe a quelle dell’escina, anche se l’effetto sulla permeabilità capillare è da attribuire all’inibizione dell’elastasi – enzima che degrada l’elastina, importante componente del connettivo – mentre quello dell’escina è legato all’inibizione della ialuronidasi.
Clinica
Gli studi clinici con il solo Ruscus sono rari. Possiamo ricordare il seguente:
Studio clinico su 148 donne affette da insufficienza venosa cronica.
Trattamento: - due capsule al di per complessivi 70 mg di estratto; - placebo
Durata: 12 settimane
Risultato: Riduzione del volume del piede (ml):
Dopo 4 settimane di trattamento la riduzione del volume in ml è di 4,5 nei pazienti trattati con Ruscus e 4,4 nei pazienti trattati con placebo.
Dopo 8 settimane di trattamento la riduzione del volume in ml è di 11,5 nei pazienti trattati con ruscus e di 5,5 nei pazienti trattati con placebo.
Dpo 12 settimane di trattamento la riduzione del volume in ml è di 25,5 nei pazienti trattati con ruscus e di 5,4 nei pazienti trattati con placebo
Gli autori concludono che il prodotto è efficace e ben tollerato. [Vanscheidt et al. Arzneimittelforschung 2002]
Fonte :Fitoterapia 2017 – pag. 25